Indice
- Il costo del Superbonus per lo Stato supera i 100 miliardi di euro
- Continuano a crescere gli investimenti Superbonus nei condomìni
Il Report diffuso da Enea mostra che a fine ottobre la spesa raggiunge i 94 miliardi e il costo a carico dello Stato supera i 100 miliardi.
Anche ad ottobre la crescita degli investimenti legati al Superbonus continua ad essere trainata dai condomìni. È quanto emerge dal rapporto mensile diffuso da Enea sugli interventi di efficientamento energetico agevolati con il Superbonus.

I dati raccolti confermano il trend del mese precedente e sono lo specchio delle scelte politiche del Governo in materia di Superbonus. Dal prossimo anno l’aliquota della detrazione per i condomìni scenderà dall’attuale 110% o 90% al 70% ed è quindi probabile che gli interessati si stiano affrettando a realizzare gli interventi.
Molte unifamiliari, invece, sono già tagliate fuori dal Superbonus tranne che costituiscano la prima casa di proprietari con redditi bassi o abbiano centrato l’obiettivo del 30% dell’intervento complessivo entro il 30 settembre 2022.
Il costo del Superbonus per lo Stato supera i 100 miliardi di euro
Il report di Enea mostra che gli investimenti complessivi per gli interventi di efficientamento energetico agevolati con il Superbonus ammontano a quasi 94 miliardi di euro, segnando un aumento di 4,3 miliardi rispetto alla fine di settembre.
Gli investimenti per lavori conclusi e ammessi a detrazione assorbono quasi 77 miliardi di euro, con un onere a carico dello Stato pari a circa 84 miliardi di euro.
Dato che i lavori conclusi rappresentano quasi l’83% del totale, si può stimare un costo totale per lo Stato che supera i 100 miliardi di euro.
Di seguito i grafici dell’andamento nel corso di questi tre anni:




Continuano a crescere gli investimenti Superbonus nei condomìni
L’aumento degli investimenti è dovuto quasi esclusivamente ai condomìni. A fine ottobre, gli investimenti complessivi per i lavori in condominio ammontano a 54 miliardi, contro i 50 di fine settembre.
Gli investimenti per gli edifici unifamiliari sono cresciuti di circa 100mila euro e quelli per gli interventi sulle unità immobiliari funzionalmente indipendenti sono rimasti invariati.
Più di 438mila edifici interessati dal Superbonus
In tutto sono 438.137 gli edifici coinvolti dal Superbonus, 7400 in più rispetto alla fine di settembre. L’aumento è trainato dai condomìni, con 7mila edifici in più rispetto al mese precedente.
L’aumento è molto più contenuto per le altre tipologie di edifici e ammonta a circa mille unità per gli edifici unifamiliari e a meno di 200 per le unità immobiliari funzionalmente indipendenti.
Condomini sempre in spinta
Anche nel mese di ottobre sono i condomini, a trainare gli investimenti da SuperEcobonus: il totale degli investimenti ammessi detrazione negli edifici condominiali è di 54.486 miliardi (54.107 miliardi gli ammessi a detrazione, + 4.13 miliardi rispetto al mese precedente), con 84.757 asseverazioni e un investimento medio che si assesta, come nel mese precedente, sui 643 mila euro.
Negli edifici unifamiliari, dove il totale delle asseverazioni è maggiore (237.925), il totale degli investimenti si avvicina ai 28 miliardi (leggera crescita), con un investimento medio di 117.501 mila euro.
Nel mese di ottobre, quindi, si sono registrati lavori assentibili con Superbonus energetico in 6.497 condomini (4.423 il dato di settembre, quindi c’è una sensibile crescita), mentre sono appena 808 gli edifici unifamiliari.
Di seguito i grafici relativi alle asseverazioni, agli investimenti e ai lavori realizzati:



Il calo per gli edifici unifamiliari: le motivazioni
L’ormai periodico calo per gli interventi nelle case unifamiliari è causato ovviamente dal fatto che il Superbonus, per questo tipo di edifici, ‘ha senso’ o per chi ha completato il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022 e potrà concludere i lavori entro il 31 dicembre 2023 dopo la proroga del Decreto Asset e Investimenti che ha allungato di ulteriori 3 mesi la data limite concessa dal DL Cessioni, o per chi, avendo imbastito un intervento dopo il 1° gennaio 2023, ha un reddito di riferimento inferiore ai 15 mila euro (calcolato col quoziente familiare) e quindi può beneficiare, fino a fine anno, del Superbonus al 90%.
Di seguito i relativi andamenti:



Le unita’ immobiliari autonome
- 115.448 asseverazioni (+181 rispetto a settembre);
- 11.143.468.208,84 € di investimenti (+21.261.647,10 € rispetto a settembre);
- 10.496.076.979,25 € di lavori realizzati (+75.355.535,31 € rispetto a settembre).
Di seguito i relativi andamenti:



I dati ripartiti per Regione
A livello territoriale, troviamo la Lombardia, con più di 17.139 miliardi di investimenti, seguita dal Veneto a 8.865 miliardi, poi l’Emilia-Romagna a 8.481, il Lazio a 8.114 miliardi e la Campania, prima del Sud, a 6,68. La Sicilia si asseta sui 5,506 miliardi, la Toscana segue a 5.38.